Il terzo occhio.

Fin dalla sua nascita la fotografia ha offerto uno specchio davanti al quale misurare e definire la propria identità: un terzo occhio capace di scavare a fondo nell’animo umano.

L’intuizione di rivolgere la macchina fotografica verso sè stessi anziché verso il mondo esterno ha radici infatti nei primissimi momenti della storia della fotografia.

Da allora molti autori hanno dedicato ampie porzioni della loro produzione alla ricerca sull’autoritratto, nutrendo con il proprio spirito sperimentale e dirompente numerose correnti artistiche e filosofiche del XX e XI secolo.

Dalla ricerca della propria identità attraverso il travestimento come per Claude Cahun o l’esasperazione dello stereotipo di Cindy Sherman, alla relazione metaforica con lo spazio che viviamo come per Francesca Woodman o Arno Minkkinen, sino all’autoritratto come espressione delle emozioni e attivazione dell’inconscio nel lavoro di Cristina Núñez, solo per citare alcune e alcuni degli esponenti più conosciuti, attraverseremo il percorso che dal “fuori” ci riporta al “dentro”, dal non familiare al familiare, dal lontano al vicino.

Gli argomenti del workshop.

✅ Raccontare se stessi con l'autoritratto.

✅ Il documentario ibrido: autoritratto e narrazione autobiografica nella fotografia contemporanea

✅ Il progetto autobiografico dall'idea alla realizzazione

✅ Un esempio di selezione e finalizzazione del progetto

✅ Esempi di distribuzione e possibili outcome dei lavori, dall'editoria alle gallerie